Gli inizi
Tutto è iniziato a Panama, mi trovavo in vacanza con alcuni amici nella splendida isola di Contadora ed era uno dei miei primi viaggi ai Tropici. Una guida ci portò a fare il bagno a Las Cuevas de los Tiburones, ricoperta di formazioni coralline cave all’interno, dove di giorno si vanno a riposare gli squali nutrice dopo la caccia notturna. Ci immergevamo a pochi metri con maschera e pinne per ammirare da vicino questi splendidi animali che approfittavano della corrente sul fondale per praticare la ventilazione ad ingoio che caratterizza molte specie di squali. Fu amore a prima vista e appena tornato in Italia iniziai a frequentare un corso di immersione. Volevo arrivare a godermi il tempo che avrei trascorso sott’acqua senza il pensiero di dover risalire in superficie per respirare.
Scoperta di un nuovo mondo
Quando si entra nel mondo della subacquea si viene rapidamente rapiti da un nuovo stile di vita. Le serate infrasettimanali in piscina si alternano con le uscite in mare durante il week-end. Non esistono più le stagioni e il fascino del mare ti rapisce l’inverno come l’estate. Inizi ad esplorare i best spot italiani, dalle acque cristalline del laghetto laziale di Posta Fibreno ai ripidi fondali degli arcipelaghi Toscano e Pontino dove davanti a pareti coperte di gorgonie del genere paramuricea è possibile immergersi tra nuvole di anthias, poi la Sardegna con il Parco Marino della Maddalena e gli sconfinamenti in Corsica per immergersi alla secca delle cernie di Lavezzi, per finire nelle isole sperdute nel Mediterraneo come Ustica e Pantelleria dove il mare assume mille sfumature di blu e ci si può imbattere facilmente in banchi di grandi pelagici.
Fotografia subacquea
Ho mosso i miei primi passi nella fotografia subacquea dopo aver frequentato un corso tenuto dal famoso fotografo Ninì Cafiero. L’attività si coniugava a perfezione con la mia passione per l’acquariologia marina. Il mio occhio era allenato ad individuare tra le rocce e i coralli anche i più piccoli organismi viventi e così mi appassionai alla macro-fotografia, la tecnica che ti permette di mostrare tante cose che normalmente non vengono notate anche dai subacquei più esperti. Ho quindi continuato a viaggiare in giro per il mondo, spesso con il preciso scopo di andare a fotografare gli abitanti dei fondali marini, dal Mar Rosso ai Caraibi, dall’Oceano Indiano al Pacifico, inseguendo barracuda e cernie, esplorando relitti e barriere coralline.
Il mio sogno nel cassetto? Fotografare gli squali bianchi nella Walker Bay in Sudafrica da dietro le robuste sbarre di una gabbia per immersione e nuotare tra foche e iguana marine nell’Arcipelago delle Galapagos…